Microsoft Windows 8 è “finalmente” arrivato ed io, nonostante non mi sia mai appassionato tanto ai sistemi operativi, né abbia in particolare una qualche simpatia verso la Microsoft sono stato preso da un “raptus” di follia che mi ha portato ad acquistarne una licenza per uso personale e vedere che effetto mi avrebbe fatto.

Non voglio qui fare l’ennesima recensione del sistema, c’è già tanta gente che lo fa (e ci guadagna magari anche qualcosa), però voglio scrivere le cose che, da utente e fruitore esperto di computer e sistemi, ormai da circa 20 anni, mi hanno colpito di questa nuova produzione targata Microsoft. Il mio scopo non è quello di fare buona o cattiva pubblicità, ma, semmai, aiutare chi, magari per sbaglio, finirà su questa pagina e leggerà questa mia opinione e magari ne trarrà qualche elemento utile per fare le proprio scelte.

Innanzi tutto mi sono posto una domanda: quanto bisogno c’era di un nuovo sistema operativo Microsoft? Ma, soprattutto, quanto bisogno c’era per noi, utenti domestici o professionisti del settore? A mio avviso nessun bisogno, ma io forse posso considerarmi (e lo faccio talvolta con orgoglio) un utente di “vecchia scuola”, di quelli che usano il computer per fare cose utili e che le innovazioni le vedono sempre con un po’ di “distacco” se non addirittura con “diffidenza”. Siamo in un epoca in cui l’informatica è diventata forse indispensabile, ma in cui chi lavora nel campo trova sempre il modo di “inventare” o “reinventare” cose nuove: se ti perdi un passo sei fuori dal gioco, ogni settimana nascono un numero considerevole di innovazioni e chi, come me, le lascia stare dove sono viene visto un po’ come lo “sfigato” di turno, colui che non vuole accettare il cambiamento… ma cambiamento di cosa? Me lo chiedo tante volte… in fondo Windows esiste quasi da sempre per me e fa sempre più o meno le stesse cose… Certo, con i decenni le cose sono sempre di più e sempre migliorate, sotto ogni aspetto, ma in fondo col computer si fanno sempre le stesse cose: si scrivono documenti, si fanno calcoli, si fa musica, si fa video, grafica… da quando Internet si è diffusa, e per quanto mi riguarda, dalla metà degli anni ’90 mano a mano ci si è abituati a fare cose come inviare e-mail, parlare con gente lontana, consultare documenti online… ma, oggi come oggi, seppur con tutta la cura dei dettagli che è stata aggiunta mano a mano, si fanno sempre le stesse cose… abbiamo dei computer che sono molto più potenti di quelli che hanno controllato le missioni Apollo della NASA, eppure li sfruttiamo, se va bene, al 20% delle loro potenzialità, e gran parte di questo utilizzo viene fatto dai servizi che girano in background…

Certo, la concorrenza spinge alla corsa (o rincorsa) all’innovazione, ma, in fondo, anche la concorrenza fa sempre le stesse cose. Apple in questi anni la fa da padrona, ma in fondo ha scopiazzato un sistema Unix, l’ha condito di grafica e ha tolto un po’ di funzionalità proprietarie e lo vende a caro prezzo facendo uscire una versione nuova ogni 6 mesi, e le sue “macchine” sono particolarmente care, fragili oltre alla truffa (tutta italiana) della garanzia di 1 anno (che non è vero, tra l’altro, è di 2 anni come per tutte le altre merci simili, basta leggere bene le informative sul sito di Apple).

C’è Linux, in mille distribuzioni e versioni: anche qui, ogni 6 mesi o poco più c’è il lancio di una nuova versione: per carità, ormai ha raggiunto livelli impressionanti anche a livello desktop, è bellissimo, facilissimo da installare e configurare e gestire. In più è gratuito, a me questo basta per sceglierlo come sistema sia per scopi personali che professionali (chi lavora nel campo IT non ha bisogno di altro, Linux ha tutto quel che serve e anche di più).

Ma quello che io trovo quasi assurdo è questo bisogno sfrenato di cambiare sempre tutto sempre. Non fai in tempo a mettere a fuoco qualcosa che è già stato superato o sostituito. Installi un server e due anni dopo è da rifare tutto da zero…

Impari un linguaggio di programmazione e, per carità, le basi son sempre le stesse, ma appena lo padroneggi esce una versione nuova con altre mille cose nuove da fare tue. Idem per i vari framework e preaticamente ogni software di ogni tipo. Per di più, se perdi il giro su un software commerciale, rimetterti in pista costa molti soldi, perché se non ti aggiorni continuamente poi te la fanno pagare per davvero!

Onestamente io mi sono un po’ “rotto” di questa innovazione folle, per me il computer è uno strumento di lavoro, insieme al software, ma se io per fare una cosa devo fare in un modo non m’interessa che poi me la propongano in mille altri modi… Ora, ci sono innovazioni che davvero valgono la pena, basti pensare ai processori a 64bit, ai multicore con i sistemi ed i software che li sfruttano davvero, il digitale nella fotografia, internet e tutto il resto… ma che poi queste innovazioni diventano praticamente imposizioni e se non ci stai dietro sei tagliato fuori… be’, mi sembrano tutte palle. Insomma, l’informatica deve aiutarci, non schiavizzarci. Se io con Photoshop 5 facevo tutto quello che potevo fare a livello di fotoritocco, non m’interessa che ogni anno Adobe mi tiri fuori una versione nuova, io ci vado avanti anche 5-10 anni con una versione che padroneggio. Poi, qualche volta, vale la pena aggiornarsi…

Ed è per questo che io ora mi sono aggiornato sul sistema di Microsoft, perché sono 10 anni o forse più che lavoro con XP, con il quale, alla fine, mi sono sempre trovato benissimo. Ho lasciato perdere Vista e Seven, in fondo ciò che dovevo fare l’ho sempre fatto anche su XP, oltre al fatto che Vista lo sanno tutti che è stato un flop e Seven, alla fine, è durato poco tempo, ormai superato dal nuovo arrivato. Nel frattempo ho approfondito alcune distribuzioni di Linux e ho sempre vissuto in modo distaccato (seppur ci abbia lavorato degli anni) sul Mac OS X.

Prima di addentrarmi, per concludere, in quello che è il succo del mio articolo (e mi spiace per il lungo preludio), voglio fare ancora un paio di considerazioni sul mercato Mobile. Non li snobbo, riconosco la loro utilità in certi ambiti e per certe persone, ma sono comunque un fenomeno di tendenza, a mio avviso. I sistemi Android sono davvero fantastici, se pensiamo alla differenza di prezzo dai sistemi iOS e ormai c’è davvero poca differenza in quanto a funzionalità. Ma anche qui, se non hai uno Smartphone sei quasi tagliato fuori, vieni visto come un alieno… eppure, se non ne hai estremo bisogno, alla fine, si sopravvive lo stesso… Poi, io stesso, sono il primo a reputarli utili, in certi casi: ma anche qui, diventiamo sempre più schiavi di un mercato, di un sistema, di una rete che si fa sempre di più i fatti nostri, oltre a circondarci, VOLONTARIAMENTE (e siamo la prima generazione a farlo, andando contro ogni istinto di sopravvivenza o utilizzo logico dell’intelletto), di radiazioni elettromagnetiche. Ed il fatto che nessuno ci dica esplicitamente che non facciano male non significa che effettivamente siano innocue. Io, per esperienza, ho i miei buoni motivi per credere fermamente il contrario, oltre al fatto che c’è gente più informata ed autorevole di me a dirlo. Ma, ovviamente, tanta gente perderebbe ottimi guadagni se la cosa venisse fuori, e noi, viziati da questa comunicazione vuota e perenne, non ce ne separeremmo facilmente. Ma questo è un altro argomento sul quale mi piacerebbe tornare, e non lo limito soltanto alla telefonia mobile, ma anche a questa tanto osannata libertà di connessione con Wi-Fi ed annessi e “connessi”…

Comunque, nonostante tutta questa premessa, voglio spezzare una lancia in favore del nuovo sistema di Microsoft: non posso prevedere se sarà o meno un successo. Come sempre, quando qualcosa di nuovo viene lanciato sul mercato, ci saranno i pro ed i contro (chi dice che sono arrivati in ritardo al mondo dei dispositivi mobile, chi dice che invece hanno avuto modo di studiarsi bene la situazione, tanto per citarne un paio, io resto dell’idea che Android ha le carte per prevalere su tutti e l’iPhone, nonostante tutto, dovrà vedersela con i vari Galaxy di Samsung). Ma, dalle mie prime impressioni, questa volta Microsoft ha fatto un lavoro davvero rifinito. La nuova interfaccia non è propriamente intuitiva per chi, come me, ha sempre usato Windows in modo tradizionale. Sicuramente i (pochi) utenti di Windows Mobile saranno avvantaggiati. Ma basta un po’ di pratica e ci si ritrova subito (quasi) tutto al suo posto. Non amo tanto questo “quasi obbligo” di collegarsi sempre al proprio account Microsoft ed il fatto di avere un “cloud” (che invenzione abbastanza retrò e stupida che sono i cloud, a mio avviso) sempre a portata di mano (seppur organizzato molto bene, sembra di stare sul proprio PC di casa, anche dal browser, senza contare i 7 GB di spazio gratuito). Il nuovo Windows 8, tra l’altro, ha diversi programmi utili molto migliorati (quello che è stato stravolto, ma, probabilmente, in meglio è il Backup, che ora fa un versioning dei file, in modo da recuperare versioni vecchie dei nostri file, in modo da poter eventualmente lavorare in modo più sicuro. Inoltre c’è un ottimo programma che permette di creare spazi di archivazione, ossia “bus” di hard disk, o meglio, degli storage per il backup, arrivando quasi ad eguagliare Linux che è un campione in queste cose), inoltre possiede un sistema di cifratura dei volumi che permette di proteggere i propri dati in modo veloce, facile e sicuro con un algoritmo di crittografia AES nella modalità CBC con una chiave di 128 bit, il cui nome è BitLocker. Già solo queste “poche” cose gli valgono l’upgrade, a mio avviso. Senza contare il fatto che il sistema non ha richiesto alcun driver aggiuntivo, ha subito riconosciuto tutto, ogni periferica, anche cose “strane” come schede di rete professionali o schede wireless esterne con capacità di “injection”…

Un’altra cosa, non di poco conto, secondo me, è la scelta commerciale di Microsoft: per un tempo limitato (che, se non erro, è il 31 gennaio 2013) l’upgrade, per uso privato, potrà essere fatto a 29.99 Euro (per la versione scaricabile, poco più caro per quella boxata) fino a 5 licenze per persona… Secondo me questa potrebbe essere la carta vincente di Microsoft, che, con una spesa minima, permette a chiunque di avere IL sistema operativo, in quanto, per come la vogliamo mettere, la maggioranza dei PC a livello globale funziona ancora con Windows… Ed il fatto che una politica di prezzi così “amica del consumatore” sia stata attuata non può che essere una buona motivazione per chiunque di scegliere il sistema Microsoft e mettersi “in regola”. Per questo non posso proprio dire alcunché, Microsoft ha tutta la mia stima per essere passata da un 20ennio di “terrore e repressione” nei confronti dei pirati ad una specie di condono, che le frutterà, probabilmente, miliardi di introiti…

Detto questo, che altro dire? Be’, qualche “pecca” l’ho trovata anch’io nel nuovo Windows 8. A parte il fatto di essere partito prevenuto, perché leggevo in recensioni professionali che non avrebbe più avuto Windows Media Player se non acquistato separatamente in un pacchetto PRO, ma io me lo sono ritrovato funzionante, senza alcun problema… mi resta da fare ancora la prova dei DVD, per vedere se è vera anche la stessa “storia” riguardo ai codec necessari per la riproduzione dei DVD. Ma la cosa, in assoluto, che ho trovato più sconfortante di tutte è stata l’installazione, o meglio, tutta la trafila per riuscire a fare un’installazione tradizionale.

Praticamente acquistando la licenza viene scaricato un programmino di aggiornamento. Quindi io ho il mio bel Windows XP, mettiamo il caso, e mi scarico il programmino… macina macina e quando ha finito chiede cosa fare. Ora, dato che io acquisto un software, la prima cosa che vorrei sarebbe mettermelo da parte, per utilizzi futuri e come backup. Se avete Windows XP scordatevelo: non credete ai vari tutorial che vi dicono di lanciare l’installazione e poi vi chiederà di creare un’immagine ISO del dvd d’installazione. L’opzione non ci sarà. Inoltre attenzione. Se voi aggiornate da un sistema a 32 bit vi scaricherà la versione a 32 bit anche se il vostro PC avesse una CPU a 64 bit! Quindi non potete nemmeno pensare di fargli eseguire l’aggiornamento.

L’unica soluzione è scaricarlo su un PC con Seven, in modo da potervi creare l’immagine ISO e salvarvela da qualche parte o masterizzarla per poi installare il sistema su un pc “vergine” o anche no.

Fate anche attenzione al fatto che i dati personali, le impostazioni ed i programmi verranno trasferiti sul nuovo sistema soltanto se aggiornate una versione esistente di Windows Seven, da Vista e da XP non vi trasferirà tutto quanto, io, quindi, vi consiglio sempre un bel backup dei dati che male non fa o, eventualmente, tenetevi i dati su una partizione o, meglio ancora, un disco separati.

Bene, queste sono le mie impressioni sul nuovo Windows 8 PRO, spero che qualcosa di questo articolo possa interessare a qualcuno di voi che capiterete su queste pagine ma, soprattutto, spero di aver dato anche qualche risposta, secondo la mia esperienza, a quelli di voi che si sono trovati “spiazzati” da alcune delle novità introdotte da questo nuovo, si spera, punto di riferimento per gli anni a venire. Che non faccia la fine di Vista, che non abbia la vita breve di Seven, speriamo che sia il nuovo XP e che possa non farci rimpiangere di aver lasciato la strada vecchia per quella nuova… ::winking::